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Il segmento testuale Legione Straniera è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 14Entità Multimediali , di cui in selezione 7 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 576

Brano: [...]o della Garonna. Durante la seconda guerra mondiale fu teatro di un’attiva resistenza antitedesca, alla quale diedero un generoso contributo anche numerosi italiani, tra cui diversi marinai delle forze di occupazione. Qui caddero, tra gli altri: Gaspare Brich, capocannoniere di marina passato nelle file partigiane e ucciso dai tedeschi in combattimento a Bordeaux nell’agosto 1944; Luigi Calò, della Compagnia Garibaldina deH’VIII Reggimento della Legione Straniera, caduto in combattimento il 16.4.1945 nel Médoc; Giusto Canoni, comandante di un gruppo di Francstireurs et partisans, catturato dalla Gestapo il 19.9.1943, lungamente torturato e infine fucilato il

26.1.1944 al Fort du Ha (Bordeaux); Leo Corradini (v.), fucilato dai tedeschi il 15.8.1944 a Riocaud; i marinai Giovanni De Angelis (n. ad Ancona il 14.6.1919), Giulio Luciani (n. ad Ascoli Piceno il 18.11.1919) e Giacomo Parodi (n. a Carloforte, Cagliari, il 21.12.1919) passati ai partigiani, catturati il 12.1.1944 e fucilati tutti e tre dai tedeschi il 18.

2.1944 a Gradignan (Médoc); Giuse[...]

[...]l’agosto 1944; Werter Saie!e (n. il 30.11.1920 a Lomello, Pavia) di famiglia di emigrati antifascisti, dopo aver compiuto numerose azioni di sabotaggio, arrestato e torturato, venne infine fucilato al Fort du Ha il 26.1.1944; Ennio Stani, sottocapo telegrafista di marina, passato ai partigiani, caduto in combattimento contro i tedeschi nel maquis di Bordeaux nell’agosto 1944; Lino Truant, della Compagnia Garibaldi

na deH’VIII Reggimento della Legione Straniera, caduto combattendo nel Médoc il 16.4.1945.

Bibliografia: P. Leonetti Carena, Gli italiani del maquis, 1966.

Girosi, Massimo

N. nel 1889; ammiraglio. Antitedesco e antifascista, subito dopo l’8.9.1943, lasciò la carica di capo di gabinetto deH’ammiraglio Ferrari e, da Roma, raggiunse il Piemonte. Qui fu tenuto sotto stretta sorveglianza dalla polizia e infine (gennaio 1945) arrestato. Liberato alla vigilia della Liberazione, si mise a disposizione del C.L.N. che lo nominò comandante della piazza militare di Alessandria. Insieme al comunista Giuseppe Longo, accettò la resa delle trupp[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 383

Brano: [...]ra un uomo deciso, energico, dotatato di fervida immaginazione. Aveva fama di far fucilare senza pietà i codardi; ma era stato lui a insegnare al Quinto Reggimento a marciare al passo noleggiando la banda municipale di Madrid perché desse il tempo. Sotto la sua guida, alcuni comunisti spagnoli si distinsero come capi militari: soprattutto Enrique Li ster, che prima faceva il cavapietre, e Juan Modesto, un taglialegna che era stato sergente nella Legione Straniera sotto Franco ».

Ferito gravemente a Madrid durante un bombardamento aereo nel novembre 1938, Vidali rimase al suo posto di combattimento fino all’estrema difesa della Catalogna (febbraio 1939). In Spagna si era legato a Tina Modotti (v.).

In Messico

Passato nel febbraio 1939 dalla Spagna in Francia, sconsigliato di rientrare nella Russia di Stalin, si portò a New York e infine nel maggio a Città del Messico (v.), dove ottenne asilo politico grazie all’aiuto del pittore Alfaro Siqueiros (v.).

In questa nuova residenza, dove rimarrà fino al 1947, continuò a svolgere intensa attività[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 157

Brano: [...]arrestato ad Adria insieme ad altri e confinato a Lipari. Tornato in libertà con l’amnistia del decennale fascista (ottobre 1932), espatriò clandestinamente. A Parigi fece capo a Carlo Rosselli e nel 1936 fu tra i primi ad accorrere in Spagna in difesa della repubblica. Con la Colonna Rosselli combattè a Monte Pelato. Ferito in un successivo combattimento a Huesca, fu costretto a tornare in Francia, dove per sfuggire all'arresto si arruolò nella Legione Straniera. Con questa, fu nell'Africa del Nord fino al 1942, quando i collaborazionisti francesi lo consegnarono alla polizia fascista che lo confinò a Ventotene. Qui divenne comunista. Mentre era in carcere gli venne imposto di cambiare il nome di Ribelle (inammissibile per l’autorità fascista), in Flavio.

In una lettera del 13.4.1942 il prefetto fascista di Rovigo così dipingeva « la pericolosità in Jinea politica del soprascritto anarchico Fornasiero Ribelle »: « Già confinato politico, già processato, condannato e successivamente amnistiato per espatrio clandestino, egli e nel Regno e all'estero[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 629

Brano: [...]nte nel 1843, sembrava destinato a una brillante carriera nell’esercito borbonico quando una vicenda sentimentale determinò una brusca svolta nella sua vita: innamoratosi di Enrichetta DI Lorenzo, infelicemente sposata a un ricco commerciante napoletano, nel 1847 fuggì con lei in Inghilterra e poi in Francia. A contatto con il proletariato industriale di quei paesi prese coscienza dei problemi sociali. Costretto dalla miseria ad arruolarsi nella Legione Straniera, allo scoppio dei moti del 1848 si trovava in Algeria. Partì subito per il’ltalia e in aprile giunse a Milano per combattere contro gli austriaci. Nominato capitano di fanteria dell’esercito volontario lombardo, alla fine di giugno fu ferito sulle montagne del Trentino.

Riparato in Svizzera, grazie ai frequenti incontri con Carlo Cattaneo l’ex ufficiale borbonico maturò un atteggiamento decisamente repubblicano, tanto che, dopo essersi arruolato per breve tempo nell’esercito di Carlo Alberto di Savoia, non sopportando di battersi « per conto di un uomo contro il popo

lo », nel marzo 184[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 556

Brano: [...]ece dura: prendendo a pretesto lo stato di guerra, i francesi accusarono l’Istiqlal di collusione con i nazisti e ne arrestarono il gruppo dirigente al completo. Poche ore dopo gli arresti, le masse di Rabat e Fes insorsero con le armi in pugno. Le truppe francesi, accerchiate le due città, bloccarono i rifornimenti di acqua e di energia elettrica. La resistenza popolare durò una settimana, ma il 7.2.1944 dovette cedere: coloni e mercenari della Legione Straniera entrarono nelle città e si abbandonarono alla violenza, uccidendo centinaia di marocchini e arrestando circa 5.000 militanti dell’Istiqlal.

Ormai lo stesso sultano, indignato da! sangue che si stava spargendo e soprattutto preoccupato dalla radicalizzazione politica insita nelle rivendicazioni popolari che potevano colpire l’intero assetto economico del paese, si schierò a fianco delle forze nazionaliste e il 10.4.

1947, in un discorso pubblico, chiese l’indipendenza immediata.

Per tutta risposta, i francesi inviarono in Marocco il generale Alphonse Juin (v.) con l’ordine di stroncar[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 224

Brano: [...] Mosca nel 1936 e, nella primavera del 1938, si dimise dal P.C. tedesco. Da allora divenne un accanito detrattore del comuniSmo e dell’Unione Sovietica.

Tornato a Parigi, nell’estate del 1939, allo scoppio della Seconda guerra mondiale, fu fermato dalle autorità francesi come cittadino straniero sospetto e rinchiuso nel campo di internamento di Vernet d’Ariège, dove trascorse diversi mesi. Per uscire dal campo di internamento si arruolò nella Legione Straniera e nel giugno 1940 partecipò così alla disfatta dell’esercito francese davanti alle armate hitleriane. Dopo il crollo della Francia riparò in Provenza. Da qui riuscì a raggiungere l’Inghilterra e si arruolò volontario nell'esercito britannico.

Sulle sue esperienze nel campo di internamento e sul crollo della Francia pubblicò nel 1941 a Londra il libro Scum of thè earth (Schiuma

della terra) che, nello stesso anno, fu tradotto anche nel l’Italia fascista (Firenze, 1941). Nel 1939 aveva pubblicato un altro libro dal titolo Gladiators (Gladiatori).

Nel 1941 pubblicò Darkness at noon, tra[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 429

Brano: [...]atale, nel 1907 entrò aH’Accademia militare di Toledo. Nel 1910 si offrì volontario per il servizio militare in Marocco, dove la Spagna era impegnata in una sanguinosa guerra coloniale, e al comando di un plotone di polizia fece rapida carriera.

Dopo qualche anno trascorso in patria ed essersi distinto nella brutale repressione di uno sciopero*a Oviedo (1917), ritornò in Africa

nel 1920 e contribuì all’organizzazione di un reggimento della Legione Straniera (il cosiddetto Tercio Estranjero) che, nel 1923, passò al suo comando. Nel 1922 pubblicò un volume dal titolo Marocco, diario di una bandiera e nel 1927, per essersi ancora distinto nella repressione della rivolta marocchina (in particolare per un riuscito sbar, co nella baia di Alhucemas, dietro le linee di Mohamed Abd elKrim, capo dei nazionalisti marocchini), fu promosso generale. '

Il massacro nelle Asturie

Sotto la dittatura di Primo de Rivera, Franco diresse l’Accademia militare di Saragozza. Nel periodo che precedette la caduta della monarchia mantenne un atteggiamento ambiguo, p[...]

[...]esse l’Accademia militare di Saragozza. Nel periodo che precedette la caduta della monarchia mantenne un atteggiamento ambiguo, preoccupato soprattutto di non scoprirsi. Proclamata la repubblica in Spagna (14.4.1931), il presidente Azaha gli affidò il comando delle Baleari. Quando, nell’ottobre del 1934, scoppiò l’insurrezione dei minatori nelle Asturie, Franco fu chiamato dal ministro della Guerra, il radicale Diego Hidalgo, a reprimerla con la legione straniera. Appoggiati dai regulares e dall’aviazione, i legionari di Franco « liberarono » Oviedo e Gijón uccidendovi migliaia di civili anche dopo la cessazione dei combattimenti. Acclamato dai circoli di destra come « salvatore della patria », nel

1936 Franco fu nominato dal ministro della Guerra Gii Robles (leader della coalizione di destra) capo di stato maggiore generale e presidente del Consiglio superiore di guerra.

Appena appresi i risultati delle elezioni del 16.2.1936, che assegnavano la maggioranza al Fronte popolare, Franco propose al presidente della repubblica Alcalé Zamora la procl[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Legione Straniera, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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